Perchè scegliere di essere consapevoli

In questi giorni riflettevo (tanto per cambiare) che la cosa che più mi piace di questo mio percorso "eco" che cresce giorno dopo giorno è la conoscenza che sto acquisendo, o per meglio dire la consapevolezza. Mi sto piano piano costruendo quella che mi piace definire una "coscienza ecologica" dove sono sempre più consapevole dell'impatto che l'uomo, me compresa naturalmente, ha sul pianeta.

Ma la cosa che davvero amo alla follia è il fatto che mi rendo sempre più conto che, almeno per quanto mi riguarda, dalla consapevolezza non si torna indietro. Adoro quest'idea e spero che sia il più possibile contagiosa! Se non si torna indietro significa che avviene un cambiamento. Ci sono due frasi, che potrei considerare quasi come dei mantra, che non mi abbandonano mai in questo mio percorso:

"Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)

"Prima di provare a cambiare gli altri fai una cosa più difficile: prova a cambiare te stesso" (Buddha)

La conoscenza è la via attraverso la quale possiamo cambiare noi stessi, ciò in cui crediamo, le nostre abitudini. Parlando in termini truccosi ad esempio (visto che adoro il make-up anche se non ne ho ancora parlato!) sarà difficile penso tornare indietro quando sai/scopri che quel fondotinta che ti sei sempre data altro non è che un miscuglio di siliconi e conservanti nocivi, e quando scopri che quella crema che tanto adoravi e pensavi facesse miracoli potresti in realtà usarla per lucidare i mobili.
 
L'ignoranza, intesa come la "non conoscenza", è da sempre lo strumento sul quale si fa perno (aziende comprese) per poter fare i propri comodi senza che nessuno dica nulla perché "tanto non lo sa". Oggi internet (e in questo campo è davvero il caso di dire "per fortuna che c'è internet!") ci permette di informarci e auto-formarci molto più di quanto la comune televisione possa fare, e nessuno ce lo può impedire. Naturalmente occorre sempre un certo spirito critico e un buon lavoro di ricerca per trovare fonti attendibili, e personalmente penso che sentire più campane sia sempre una buona idea, ma di fatto internet ci spalanca le porte della conoscenza.
 
Una cosa che ho notato è che la pubblicità classica perde moltissimo se non tutto il suo valore (di vendita più che di informazione) di fronte a una persona che si è nel frattempo informata da altre fonti ed è a conoscenza di ciò che ci viene proposto: rimanendo in tema di bellezza ad esempio, potranno propinarci i capelli più lisci del mondo o i visi più sodi ma noi sapremo che quello che realmente fanno questi prodotti è inquinare il nostro corpo (e l'ambiente!) di ingredienti chimici che con la vera bellezza poco, se non nulla, hanno a che fare. 
 
Le strategie di marketing dei prodotti tradizionali decadono di fronte a una persona informata e l'inganno si svela in tutta la sua fragilità. Basta poco in fondo, solo un po' di conoscenza.
 
E' come una sensazione di risveglio. Credo fermamente nel ruolo attivo del consumatore che non può più rimanere un essere passivo. Abbiamo osservato forse per troppo tempo! Se sempre più persone fossero realmente informate su ciò che acquistano ci sarebbe la possibilità di un vero e proprio cambiamento nei consumi, condizione necessaria affinché l'uomo diminuisca il più possibile il suo impatto sull'ambiente. E per concludere, un altro mantra in cui credo fermamente è questo:

"People have the power!" Patti Smith
 
 

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