Il marketing del mio dentista

Oggi sono andata dal dentista (e prometto solennemente, dopo quella maledetta anestesia, che non mangerò più nulla contenente dello zucchero!).
Mi è sempre piaciuto osservare gli ambienti degli studi dei professionisti e in generale mi è sempre piaciuto osservare (cioè soffermarmi "un po' di più" -a volte troppo forse- sul mondo, le persone ... sarà per questo che sembro svampit ... cioè, sognatrice?), ma oggi ho fatto una cosa in più, ho preso appunti.
E' già diverse volte che rifletto sull'impatto che ha su di me lo studio del mio dentista, e mi suscita effettivamente una sensazione che in altri luoghi non ho mai percepito.
Quindi mi sono chiesta "Cos'ha questo luogo più degli altri? Che insegnamento potrei trarne per "promuovermi"?", ed ecco i miei appunti furtivi:
- ambiente: colori pastello e musica soft. La prima volta che sono entrata sono rimasta meravigliata, le pareti (tutte) sono di un tenue color latte-menta, perfino il divanetto è verde in tinta con le pareti. Durante l'attesa, e in tutti gli ambienti di lavoro (ambienti individuali, che non è così scontato trovare) c'è la radio in sottofondo tenuta a volume medio-basso sintonizzata su stazioni che passano musica principalmente pop. Paradossalmente rispetto al luogo in cui effettivamente ci si trova, tutto è volto a farti rilassare, e devo dire che funziona.
- attestati e riconoscimenti in bella vista: non so se sia un obbligo di legge esporre i titoli di studio e gli attestati, ma lui ne ha decine esposti alle pareti. E' vero che non è l'attestato che fa il vero professionista ma vederne così tanti trasmette comunque una sensazione di "sei nelle mani giuste".
- patti chiari: le modalità di pagamento sono segnalate in modo chiaro ed inequivocabile e posizionate in luoghi strategici che tutti vedono perché, prima o poi, ci passeranno davanti (sul tavolino di fronte ai divanetti d'attesa, sul banco dove ci si ferma a pagare, vicino all'appendiabiti).
- dettagli: sul bancone principale c'è un mazzo di fiori freschi, che fa sempre "bello" e "pulito", e le riviste sono sistemate bene e allineate, che fa sempre "ordine", non sparpagliate a casaccio.
- personale con divise colorate (e gentili): le assistenti indossano divise colorate (un bel fucsia, non eccessivo) e sono piene di sorrisi e di gentilezza. Il dentista "capo" e le igieniste indossano una divisa bianca, ma sono ugualmente pieni di sorrisi e gentilezza.
- prezzi giusti: nonostante tutto questo, i prezzi rimangono comunque nella media. D'altronde andare dal dentista non è da nessuna parte economico (e se lo fosse troppo sarei diffidente!) e quindi una volta che i prezzi sono simili quello che davvero fa la differenza sono altre cose, come quelle elencate finora.
Apro una piccola parentesi sui volantini promozionali che considero in fin dei conti per quello che sono, cioè pubblicità, ma il meccanismo che viene usato per riuscire a vendere mi stupisce sempre per la sua sottigliezza.
Sono, ovviamente, pieni di sorrisi perfetti a otto mila denti, ma quello che più mi ha colpito è la capacità di risvegliare in noi bisogni nuovi, che è simile a creare nuova consapevolezza ma con un pizzico di malizia in più. Ricordo ad esempio il volantino di un impianto il cui messaggio era circa questo "ti manca un dente in una zona non visibile, tu pensi "fa lo stesso, tanto non si vede, non faccio nulla", ma non sai che così facendo peggiori la situazione. Ergo, pensi di non avere bisogno di questo impianto ma in realtà ti serve". Non so perché ma mi ha ricordato un po' la pubblicità delle pastiglie per la lavastoviglie con il "pulisci lavastoviglie" incorporato perché "tu vedi la tua lavastoviglie pulita e pensi che lo sia ma in realtà lo sporco è dove non puoi vederlo". Insomma una volta bastava vedere la lavastoviglie pulita per pensare "è pulita". Ora non è più sufficiente.
A me personalmente l'insieme di tutte queste cose, volantini a parte, trasmette queste sensazioni: relax, igiene, competenza, professionalità, in una parola fiducia, e se mi fido torno (naturalmente, torno anche perché è in effetti molto bravo, altrimenti non ci sono fiori sul bancone che tengono!).
Ringrazio il mio dentista per avermi dato così tanto spunti di riflessione su come trasmettere questo messaggio.

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