Etichette alimentari: 7 indicazioni per capirle meglio




Qualche sera fa ho partecipato ad una serata informativa sulle etichette alimentari presso la Gastronomia 11 Gusto e Salute di Carpi (Mo) che collabora con la Dr.ssa Martina Toschi Biologa Nutrizionista (nella foto eccomi diligente in ultima fila con il foglio in mano!).

E' da diversi anni che mi interesso di uno stile di vita più sano e naturale e questo comprende inevitabilmente anche, e soprattutto, l'alimentazione. 

All'alimentazione io però sono arrivata dopo, nel senso che prima sono partita dal "fuori" per poi arrivare al "dentro", sono partita cioè dall'interesse per la cosmesi naturale per poi espandere il concetto di naturalità e sostenibilità a tutto il resto (pulizie di casa, alimentazione, abbigliamento ... e in generale stile di vita).

Lungo questo percorso ho letto tanto e ho imparato davvero molte cose, prima fra tutte il fatto che "fuori" e "dentro" sono inscindibili e strettamente connessi e che tutto è collegato

E' la cosiddetta visione olistica, che sembra una parola strana, ormai la si sente un po' in tutte le salse e a volte spaventa o fa venire in mente personaggi strani o "guru", ma vuol dire semplicemente considerare l'uomo come un insieme (mente-corpo-spirito) dove nulla è scollegato e ogni sistema influenza l'altro.

Che se ci pensiamo è anche come funziona la natura, dove niente è isolato ...

Mi viene da sorridere (per non piangere) quando penso che agli albori dell'umanità queste cose le sapevamo e poi a un certo punto dell'evoluzione le abbiamo dimenticate. 

Un giorno indagherò anche su questo, ma ora riprendiamo il focus del post e torniamo alle etichette alimentari. 

Durante la serata sono stati ricordati i cardini dell'alimentazione sana che sono rappresentati in quest'immagine del piatto unico



 (uno dei miei obiettivi del 2018 è riuscire a introdurre il piatto unico nei pasti)

A vederla sembra semplice, poi mi ricordo che ci sono studiosi che ne parlano da quasi 20 anni e capisco che da qualche parte ci dev'essere un inghippo nel passare dalla teoria alla pratica.

Che poi alimentazione sana cosa vuol dire? E' quell'alimentazione che sostiene il nostro corpo e lo rende forte vitale (ricordiamoci che il corpo ci serve per vivere) contro quell'altro tipo di alimentazione che in modo lento ma costante ci consuma e indebolisce.

E' un tema molto vasto e secondo me interessante nell'ottica di cercare di vivere meglio ma qui vorrei solo riassumere i passaggi principali che sono stati affrontati durante la serata in merito alla lettura delle etichette, per capire un po' meglio cosa compriamo:

1) Si parte dal presupposto di non fermarsi alle scritte presenti sulle confezioni (senza questo, senza quello ...) ma di leggere gli ingredienti;

2) Gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente (esattamente come nella cosmesi): da quello presente in maggiore quantità a quello presente in minore quantità;

3) Gli allergeni sono indicati in grassetto;

4) Sale e zucchero, che sarebbero da limitare se non eliminare del tutto (in particolare lo zucchero), sono praticamente ovunque nei prodotti industriali e spesso lo zucchero è "nascosto" sotto altre diciture (ad esempio destrosio). 
Perchè fa male lo zucchero? Perchè infiamma l'organismo e l'infiammazione è la porta d'ingresso per le malattie e patologie più diffuse nella nostra società (dall'infarto ai tumori);

5) Attenzione ai conservanti, in particolare nitriti e nitrati (E249 - E250 - E252) presenti soprattutto negli insaccati e nelle carni lavorate.
Perchè sono pericolosi? Perchè una volta ingeriti subiscono trasformazioni chimiche che li convertono in nitrosammine, sostanze considerate cancerogene per l'uomo;

6) "consumare entro" e "consumare preferibilmente entro" sono voci diverse. Nel secondo caso l'alimento non è necessariamente da buttare una volta superata la data, significa solo che può aver perso i suoi valori nutrizionali iniziali (il buon senso è sempre utile per distinguere cosa effettivamente è andato a male e cosa non lo è, nel dubbio comunque è meglio non rischiare perchè con le intossicazioni alimentari non si scherza);

7) in generale meno è meglio: più la lista degli ingredienti è corta, meglio è. Dovremmo riabituarci a mangiare cose che riconosciamo come vero cibo e ridurre notevolmente il consumo dei prodotti industriali eccessivamente lavorati.


Il punto 7 penso sia il vero bandolo della matassa, sembra semplice ma è la cosa più difficile ed è la base di tutto. 

E' legato al concetto stesso di salute e soprattutto di prevenzione, concetti verso i quali abbiamo un estremo bisogno di essere rieducati

Comporta un cambiamento di abitudini, per noi grandi, e l'apprendimento di sane abitudini fin da piccoli.

E, nel tempo, porta a un vero e proprio nuovo modello di vita.

Non tutti sono pronti ad affrontare queste cose. Non tutti le vogliono affrontare. A molti non interessa e, se da un lato lo posso capire perchè ognuno ha le proprie priorità, dall'altro non mi capacito di come la salute e l'ambiente possano non essere oggi, nel 2018, tra queste priorità.

Dal mio punto di vista dovrebbero essere alla base di qualsiasi azione compiamo. 

Il corpo è il nostro mezzo per stare al mondo e ci permette di vivere la nostra vita.

La Terra, la natura, l'ambiente, sono la nostra vera, unica e sola casa. 

Se pensiamo di essere troppo piccoli e insignificanti per causare un danno, ci sbagliamo.

Se pensiamo di essere troppo piccoli e insignificanti per poter fare la differenza, ci sbagliamo.

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