Consumi sostenibili: da dove iniziare?


Subito dopo aver detto nelle stories di Instagram che avrei scritto un post su come rendere i consumi più sostenibili me ne sono un po' pentita, tant'è che sono passati circa 40 giorni da quando avrei dovuto scriverlo.

Non perchè non voglia farlo, anzi, ma perchè organizzando i pensieri mi sono accorta che è un tema enorme che può essere affrontato da moltissimi punti di vista.

E' vero anche che il fatto che un argomento sia molto vasto non vuol dire che non se ne debba/possa parlare, quindi ho deciso di buttarmi nell'impresa.

La prima premessa è: viviamo in una società basata sui consumi perciò a seconda di quello che noi consumatori decidiamo di comprare possiamo "spostare" il mercato. Per forza di cose.

Quindi la prima e secondo me più importante cosa da capire è che sì, abbiamo il potere di cambiare le cose tramite i nostri acquisti.

La seconda premessa è: il nostro attuale modello economico, cosiddetto "lineare", non è sostenibile perchè prende materie prime grezze e le trasforma in prodotti finiti che sono destinati a diventare scarto e ad essere buttati senza riuscire più a rientrare in circolo.

Il fatto che scompaiano dalla nostra vista non vuol dire che scompaiono e basta, quel rifiuto in un qualche modo deve essere gestito (su questo passaggio mi viene in mente il bellissimo cartone "Wall-E" di Disney-Pixar, se non l'hai mai visto ti consiglio di guardarlo, è un capolavoro!).

Dovremmo puntare a un modello "circolare", dove lo scarto finale possa rientrare in circolo (la cosiddetta "economia circolare"), che è poi, guarda caso, il modo in cui funziona la natura: la morte di qualcosa è vita per qualcos'altro. 

E qui veniamo al punto: per riconvertire un intero sistema economico da lineare a circolare la raccolta differenziata non basta.

Quindi cos'altro dovrebbe fare chi vuole partecipare al cambiamento? 

Da dove può iniziare la piccola casalinga di Voghera o, per fare un esempio più simile a me, la giovane donna che abita in un paese di provincia? 


FACCI CASO
Parti rendendoti conto di tutte le cose che ti circondano. Fai caso a quante sono, a quanti oggetti ti circondano. Moltiplica tutto per miliardi di persone. Immagina i ritmi della produzione e del consumo di tutti questi oggetti e la mole di rifiuti. Ripensaci la prossima volta che entri in un supermercato. Inizia a prendere famigliarità con il "farci caso".


CONTENUTO VS IMBALLAGGI
Puoi scegliere di partire dedicandoti alla riduzione degli imballaggi (è il cosiddetto filone dello "zerowaste", cioè zero spreco) per il quale ci sono gruppi Facebook da seguire, video su YouTube e iniziano ad esserci (finalmente!) anche negozi fisici come "Friendly Shop" a Padova.

Oppure puoi partire avvicinandoti ad aziende (ce ne sono di validissime anche italiane) che producono con formule ecologiche, e puoi trovare prodotti di cosmesi, detersivi, detergenti per la casa e per gli animali.

Secondo me il cerchio si chiude quando le due cose si incontrano, cioè riesci ad acquistare prodotti ecologici con imballaggi sostenibili.


MENO E MEGLIO
Col tempo, almeno così è stato per me, potresti sentirti "oppresso" dalle tante (troppe) cose che ti circondano e sentire il bisogno di liberartene e di tenere solo quello che ti fa stare bene.
Imparerai a fare meno acquisti, di qualità, migliori per l'ambiente (e per le persone!) e che ti rendono felice.


TEMPO
Ci vuole tempo, per capire, per conoscere le aziende e i produttori, per imparare a fare nuove scelte che si discostano totalmente dalle pubblicità che vedi in tv o sui giornali (ti accorgi che inizi a fare progressi quando le classiche pubblicità non ti fanno più effetto ..). Prenditi il tempo che ti serve e premiati per ogni piccolo traguardo raggiunto.


GIUDIZIO
Questa è una cosa che ancora oggi ho bisogno di ripetere anche a me stessa. Non giudicarti lungo il cammino. Stai facendo il possibile. Viviamo in una società che non è pensata per essere sostenibile nè ti dà gli strumenti per diventarlo quindi ogni piccolo passo è un grande traguardo.


FONTI
Argomento scottante. Dopo anni di navigazione in rete (ormai un decennio ..) ho imparato a muovermi con disinvoltura tra diversi tipi di fonti, e a riconoscere quelle che ritengo più autorevoli. Come le riconosci? Di solito non sono assolutiste, cioè non vedono le cose o bianche o nere ma vedono anche tutte le sfumature nel mezzo, inevitabili in un mondo complesso come il nostro.
Inoltre ti aiutano a crearti una tua idea sulle cose dandoti informazioni su cui puoi ragionare.
Negli anni ho ridotti tantissimo le fonti che seguo e in ogni caso, ancora oggi, difficilmente "pendo" dalle loro labbra e il più delle volte cerco di costruirmi una mia idea critica.



Per concludere, per quasi ogni cosa che ci circonda esiste un'alternativa che è più sostenibile. Rimani un consumatore attivo e ricordati che l'economia siamo noi.



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